Tiroide: come supportarla al meglio per la tua Salute Mestruale e Fertilità
Abbiamo parlato di che cos’è la tiroide, come funziona e quali valori misurare. Abbiamo visto la connessione tra problematiche tiroidee e ciclo mestruale.
È arrivato il momento che immagino ti interessi di più, e cioè:
Come supportare al meglio la tiroide per la mia salute mestruale (e fertilità)?

Lo vediamo in questo articolo! In particolare vediamo insieme il trattamento convenzionale per l’ipotiroidismo conclamato, e poi ti darò alcuni semplici ma importantissimi consigli per riportare la tua tiroide in salute.
Ipotiroidismo: terapia classica
Come abbiamo visto in questo articolo, non esiste una vera e propria cura in grado di guarire l’ipotiroidismo.
Il trattamento convenzionale è una terapia sostitutiva, nel senso che si va a sostituire l’ormone naturale presente in quantità insufficienti con un ormone sintetico che ha la stessa struttura.
Si tratta della Levotiroxina sodica (conosciuta meglio con il nome commerciale Eutirox), che sostituisce l’ormone T4 che la tua tiroide non è in grado di produrre, garantendo al tuo TSH di tornare a dei livelli normali.
Ovviamente in questo caso è importantissimo monitorare i valori di TSH, FT3 ed FT4 regolarmente per verificare che il dosaggio terapeutico sia adeguato. Fatti sempre seguire da un professionista esperto.
Ma quindi i farmaci per la tiroide sono necessari?
Spesso ci chiedete se sia possibile abbandonare i farmaci per la tiroide.
Quello che devi capire, è che in questo caso non stiamo parlando di una molecola esterna, di cui possiamo fare a meno (es. ho dolore e prendo antidolorifico).
Non si può vivere senza ormoni tiroidei. Quindi se il tuo corpo non li produce (o non ne produce a sufficienza), è importante intervenire con una terapia sostitutiva. Ecco perché abbandonare i tuoi farmaci per la tiroide potrebbe non essere un’idea brillante, diciamo 🙂
In ogni caso consultati sempre con il tuo medico!
Ma, indipendentemente da questo, vediamo insieme cosa puoi fare per supportare la tua tiroide e per aiutarla a guarire (incluso e soprattutto se soffri di Tiroidite di Hashimoto – condizione che se individuata e trattata per tempo, può evitarti di arrivare ad un ipotiroidismo conclamato – quello in cui devi per forza assumere la terapia sostitutiva).
Ipotiroidismo: alimentazione e stile di vita e integrazione
1. Correggi la tua Permeabilità Intestinale
Hai mai sentito parlare della “Sindrome dell’intestino permeabile”? Se soffri di una qualsiasi malattia autoimmune (inclusa la tiroidite di Hashimoto), allora è mooolto probabile che le pareti del tuo intestino non siano integre al 100%.
Infatti ci sono una serie di fattori scatenanti che portano alla formazione di vere e proprie fessure a livello della tua parete intestinale, e questo dà il via libera all’entrata nel circolo sanguigno di tossine, batteri e proteine non digerite del cibo (che in presenza di una parete intestinale “normale” non riescono a passare).
Tutte queste sostanze ovviamente vengono percepite dal tuo corpo come una minaccia.
E quali sono le conseguenze?
Una risposta immunitaria esagerata, che non fa altro che peggiorare la tua disfunzione tiroidea di tipo autoimmune.
I fattori scatenanti sono diversi: stress, eccessivo consumo di alcol e/o cibi infiammatori come glutine, zuccheri e cibi raffinati, infezioni, antibiotici, pillola anticoncezionale, ecc…
Abbiamo realizzato un ebook al riguardo: Microbiota e Ciclo Mestruale: e se partisse tutto dal tuo intestino? – Fai click e vai a dare un’occhiata, ne vale la pena ?
2. Mangia più grassi buoni
Chiariamo una volta per tutte questa cosa.
Le famose diete “a basso contenuto di grassi” scombinano completamente la funzionalità della tua tiroide e i tuoi livelli di leptina (l’ormone della fame).
Tutti, ma soprattutto noi donne, abbiamo bisogno di adeguati livelli di grassi e colesterolo per formare pregnenolone, il nostro ormone “madre”.
È a partire da questo che produciamo tutti i nostri ormoni sessuali, in particolare progesterone, che è essenziale affinché la nostra tiroide funzioni in maniera ottimale.
E pensa un po’…chi gioca un ruolo fondamentale per formare pregnenolone a partire dal colesterolo?
I nostri ormoni tiroidei!
Vai tranquilla, ora ricapitoliamo.
Considera il tutto come un circolo:

Quindi questo circolo può essere virtuoso se abbiamo sufficienti ormoni tiroidei in circolo.
Ma si può trasformare nel classico “cane che si morde la coda” se la quantità di ormoni tiroidei in circolo diminuisce.
Una diminuzione del progesterone dovuta a questo circolo può condurre a un difetto di fase luteale ed estrogeno-dominanza (se questi termini per te sono nuovi, leggi il nostro articolo sulle 4 fasi del ciclo mestruale, e considera l’idea di partecipare al nostro corso SOS Ciclo, il corso che ogni donna in età fertile dovrebbe avere!
Qualche esempio?
Non avere paura di grassi buoni come carne (tagli grassi) e pesce grasso come salmone e sardine, burro (o se hai problemi con il lattosio opta per il ghee, burro chiarificato), lardo, avocado, ecc.
Lo so, lo so, l’immaginario moderno inorridisce al solo sentir pronunciare alcuni di questi cibi, ma ti assicuro che il problema vero è rappresentato dagli zuccheri, non certamente dai grassi!
3. Riduci il consumo di cibi goitrogenici
“Goitro… che???”
La parola in sé deriva dall’inglese “goiter” che significa gozzo.
Gli alimenti goitrogenici infatti sono in grado di sopprimere la funzione tiroidea e di interferire con l’assorbimento di iodio da parte della tiroide.
Questa, in carenza di iodio e quindi di ormoni tiroidei, si ingrossa come fenomeno di compensazione, provocando il cosiddetto gozzo.
Quali sono questi cibi goitrogenici?
Comprende tutta la famiglia delle verdure Brassicaceae: pensa a cavoli, broccoli, cavolini di Bruxelles, cavolfiore, ma anche senape, ravanelli, rape ecc.
“Ma come, questi non erano cibi salutari?”
In generale sì!
Il problema si crea nel momento in cui soffri di ipotiroidismo, perché molto probabilmente i tuoi livelli di iodio sono già bassi, e l’assunzione di questi cibi peggiorerebbe solo la situazione.
“Quindi significa che devo eliminarli completamente dalla mia dieta?”
Non proprio.
Cerca di limitarne il consumo a un paio di volte a settimana max.
Inoltre cuoci queste verdure a vapore, in modo da diminuire il loro effetto goitrogenico di circa un terzo, mantenendo però intatti i loro nutrienti (che si perdono molto di più con la bollitura).
Questo vale anche nel caso in cui ti sia accorta di avere gli stessi sintomi da ipotiroidismo (nonostante non te lo abbiano diagnosticato), che peggiorano in concomitanza con il consumo di questi cibi.
Se invece il tuo problema è l’IPERtiroidismo, mangiane pure quanti ne vuoi 🙂
4. Attenzione ai distruttori endocrini
Vengono normalmente definiti “interferenti endocrini”, ma c’è poco da edulcorare. Queste sostanze sono dei veri e propri distruttori del nostro delicatissimo sistema ormonale!
E quali sono queste sostanze?
Vediamone un po’ insieme.
Comprendono i composti chimici clorurati come i PCB (policlorobifenili), le diossine e i ritardanti di fiamma, a cui si aggiungono anche gli xenoestrogeni come BPA (bisfenolo A) e ftalati, e molti altri.
Ovviamente, detto così, immagino significhi poco e niente.
Ma ho una buona notizia per te.
Se ti iscrivi al nostro corso SOS Ciclo, oltre ad avere a disposizione una valanga di contenuti utili per te e per la tua salute mestruale, trovi anche un intera video lezione dedicata proprio ai distruttori endocrini, cosa sono, dove si trovano, e come proteggersi, incluso un ebook scaricabile con tantissime informazioni utili.
Vediamo insieme come agiscono queste sostanze.
Si legano alle cellule del nostro sistema immunitario ed endocrino, così come anche al tessuto delicato della tiroide, danneggiando la loro funzionalità.
Evitare completamente l’esposizione a queste sostanze è praticamente impossibile.
Quello che si può fare, è cercare di ridurre l’esposizione più che puoi. All’interno del corso SOS Ciclo ti spieghiamo bene come farlo!
Ma non finisce qui.
5. Radiazioni e campi elettromagnetici
Sei sempre attaccata al cellulare? Quando parli al telefono hai sempre il dispositivo attaccato all’orecchio?
Magari ti addormenti con il cellulare in mano, o sotto al cuscino…
Sto esagerando, ma nemmeno troppo.
Il tuo cellulare, quando non è in modalità aereo, emette radiazioni elettromagnetiche potenti, e la tua tiroide è estremamente sensibile.
In questo studio (ma ce ne sono tantissimi altri) si afferma chiaramente che: le radiazioni a radiofrequenza (RFR) dei telefoni cellulari potrebbero essere associate a insufficienza tiroidea e alterazioni dei livelli sierici di ormone tiroideo, con una possibile interruzione dell’asse ipotalamo-ipofisi-tiroide
Non solo il cellulare, ma anche wifi, dispositivi wireless (come Alexa e similari) e chipiùnehapiùnemetta.
Anche in questo caso, eliminare l’esposizione è impossibile, ma ecco piccoli ma importanti accorgimenti che puoi adottare sin da subito:
- Quando puoi, usa il vivavoce per parlare al telefono, o auricolari con il filo
- Quando non usi il cellulare, spegni sia wifi che connessione dati. Chi ha davvero bisogno di te, può telefonarti.
- Non tenere il cellulare in tasca o attaccato al corpo
- Se usi il portatile, non tenerlo appoggiato direttamente sulle gambe, e utilizza un tappetino per scaricare a terra il campo elettrico come questo.
- Fai grounding ogni volta che puoi (ovviamente SENZA dispositivi elettronici in mano :D) – guarda questo video per saperne di più
E, cosa fondamentale, quando vai a dormire cerca di rendere la tua stanza il più “pulita” possibile da radiazioni e campi elettromagnetici: spegni il wifi, spegni il cellulare, spegni tutti i dispositivi elettronici, e lascia rigenerare il tuo corpo con una bella dormita (al buio totale, mi raccomando!).
6. Metalli pesanti
I metalli pesanti più studiati che danneggiano la tiroide sono mercurio, cadmio e piombo.
E come la danneggiano?
In svariati modi:
- interferiscono con l’assorbimento di iodio a livello della tiroide,
- compromettono la conversione di T4 in T3,
- bloccano l’unione degli ormoni tiroidei ai propri recettori.
E tutto questo avviene a nostra insaputa!
Anche di questo parliamo nel dettaglio all’interno del nostro corso SOS Ciclo.
7. Erbe Adattogene
In questo caso specifico, un buon integratore può aiutarti a:
- stimolare la produzione degli ormoni tiroidei
- ridurre l’infiammazione
- stabilizzare l’HPA (Asse Ipotalamo-Ipofisi-Surrene), cioè il coordinatore centrale dei sistemi di risposta neuroendocrina allo stress
Per approfondire il tema delle erbe adattogene, leggi il nostro articolo dedicato: Stress, stanchezza e ansia: i super poteri delle erbe adattogene
8. Selenio
Il selenio è il nutriente chiave per la tua salute tiroidea.
- Agisce aumentando i nostri livelli di glutatione, un antiossidante prodotto dal tuo corpo che mantiene il tuo sistema immunitario sotto controllo.
- Riduce l’infiammazione e i livelli di anticorpi tiroidei
- Contribuisce alla conversione di T4 in T3
La dose da assumere varia dai 100 ai 150 mcg al giorno.
Attenzione però!
Dosi maggiori possono essere tossiche, quindi per favore fai attenzione a non assumere più di 200 mcg al giorno, considerando tutte le fonti, compresi cibi ad alto contenuto di selenio come le noci del Brasile.
(3 noci del Brasile al giorno sono sufficienti per assumere la dose raccomandata di Selenio).
Ma non mi affiderei alla loro assunzione nel caso in cui volessi integrare il selenio per problematiche tiroidee (in primis in caso di tiroidite di Hashimoto in cui il selenio è utilissimo per abbassare i livelli di anticorpi tiroidei), visto che non possiamo mai essere certi della quantità esatta di selenio contenuta in ciascuna noce del Brasile (le concentrazioni variano di noce in noce!).
Puoi optare per un integratore come questo (solo selenio, in gocce), oppure selenio + zinco in compresse. Lo zinco è un potente antinfiammatorio e si combina molto bene con il selenio.
N.B. sul sito Natugena puoi utilizzare il nostro codice sconto CTS15 e avere ben il 15% di sconto sul tuo primo ordine! Gli integratori Natugena sono prodotti secondo standard qualitativi elevatissimi e sono tutti senza filler.
Quelle sopra indicate entrambe formulazioni ottimali per l’assorbimento e nei dosaggi giusti (segui le indicazioni sulla confezione).
Ottimo, abbiamo finito con questo articolo!
Ovviamente ci sono tantissimi altri accorgimenti/indicazioni utili, ma già mettendo in pratica ciò che trovi in questo articolo sono sicura che la tua tiroide (e i tuoi preziosi ormoni) ti ringrazieranno!
Spero davvero che questo articolo ti sia stato utile. Ti invito a lasciare un commento qua sotto e a farci sapere che ne pensi (vi leggiamo tutte!), e a condividerlo con più Donne possibile.
Ricorda: la Conoscenza di Se Stesse è la vera Rivoluzione.
Un forte abbraccio,
Serena
Fonti
- Prevalence of thyroid disorders in untreated adult celiac disease patients and effect of gluten withdrawal: an Italian multicenter study
- Subtle changes in thyroid indices during a placebo-controlled study of an extract of Withania somnifera in persons with bipolar disorder
- Effects of 12 months treatment with L-selenomethionine on serum anti-TPO Levels in Patients with Hashimoto’s thyroiditis
- Selenium supplementation could restore euthyroidism in subclinical hypothyroid patients with autoimmune thyroiditis
- Changes in thyroid hormone concentrations after administration of ashwagandha root extract to adult male mice
- The Effect of Electromagnetic Radiation due to Mobile Phone Use on Thyroid Function in Medical Students Studying in a Medical College in South India
Serena Saracini
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