Metodi Contraccettivi Alternativi alla Pillola: quali sono, pro e contro
Ciao Bellezza! In questo articolo trovi una lista completa di tutti i possibili metodi contraccettivi alternativi alla pillola (o in generale a qualsiasi metodo contraccettivo che contenga ormoni sintetici – quindi anche anello o cerotto ad esempio).
Magari ti stai già chiedendo “ma perché dovrei rinunciare alla pillola che è così comoda e perdere tempo dietro a contraccettivi alternativi che sono sicuramente una scocciatura?”
Certo, diciamocelo chiaro: cosa c’è di più comodo dell’assumere una pillola una volta al giorno per poi non pensarci più?
Ma attenzione!
In realtà il semplice fatto che la pillola blocca l’ovulazione, che è proprio il fulcro del nostro ciclo mestruale e l’unico modo che ci permette di produrre i nostri preziosi ormoni femminili, e quindi di essere donne, dovrebbe già farci riflettere sui suoi reali benefici.
Ma oggi non parliamo di pillola, se vuoi conoscere i possibili rischi a cui puoi andare incontro assumendola abbiamo scritto un intero articolo su Pillola e contraccettivi ormonali: quello che non ti hanno mai detto.
In realtà c’è un altro concetto fondamentale che dovresti sapere prima di fare una scelta consapevole sull’uso o meno della pillola anticoncezionale.
Magari già lo sai, ma fare un ripassino non guasta mai 🙂
Lo sapevi che noi donne siamo fertili solo 6-7 giorni al mese??
Eh già! Non tutti i giorni come i nostri amici maschietti! Andiamo a vedere perché.
In breve la tua finestra fertile inizia 5-6 giorni prima dell’ovulazione e finisce un giorno dopo l’avvenuta ovulazione.
5-6 giorni prima perché lo sperma può sopravvivere fino a 6 giorni (massimo 6 giorni ma può essere anche meno!) nel tuo utero, quindi la fecondazione può avvenire anche se l’ovulazione avviene fino a 5 giorni dopo il rapporto.
1 giorno dopo l’ovulazione perché l’uovo sopravvive circa 16-18 ore (al massimo 24!), dopodiché non puoi più ovulare fino al prossimo ciclo. Quindi da questo momento inizia la finestra sicura se vuoi evitare una gravidanza.
Quindi chiudo la parentesi con una domanda su cui riflettere: secondo te ha davvero senso assumere una pillola (con tutti i possibili rischi ed effetti negativi) tutti i giorni del mese quando in realtà il rischio di una gravidanza può esserci solo per un massimo di 6-7 giorni al mese?
Contraccezione alternativa: premessa importante
Innanzitutto ci tengo a precisare che stiamo parlando di metodi alternativi alla pillola con uso puramente contraccettivo e non all’uso della pillola per determinati disturbi.
Inoltre questo articolo non vuole assolutamente essere una guida esaustiva o un manuale da seguire e mettere in pratica da subito.
L’obiettivo di questo articolo è quello di darti una panoramica generale sui vari metodi: alla fine di questo articolo conoscerai tutte le possibili alternative alla pillola, in modo da poter valutare e fare una scelta consapevole.
Eh sì, perché troppo spesso ci raccontate che, chiedendo informazioni al vostro professionista di fiducia, la pillola viene data come unica soluzione possibile.
Ecco, questo non è assolutamente giusto!
Sia io che Serena in passato abbiamo vissuto la stessa cosa…
Sei una donna sessualmente attiva? Che aspetti, ancora non prendi la pillola?
Senza minimamente sapere niente sul nostro stato di salute, su ciò che volevamo fare davvero, e soprattutto senza informarci dei possibili rischi durante e dopo la sospensione di un contraccettivo ormonale.
Questa storia deve finire!
Noi crediamo profondamente nell’importanza dell’informazione, quella vera, senza tanti fronzoli e giri di parole. E se sei qui sicuramente è perché sei stanca di sentirti dire frasi a metà, e vuoi delle risposte.
Molti metodi erano a noi completamente sconosciuti fino a qualche anno fa, perché ahimé, non se ne parla mai abbastanza!
In ogni caso, se leggendo questo articolo decidi che uno dei metodi può davvero fare al caso tuo, rivolgiti ad un professionista e fai delle ricerche approfondite al riguardo prima di utilizzarlo come tuo unico metodo contraccettivo.
In particolare partiremo dai metodi più naturali in assoluto, che sono anche quelli che richiedono più responsabilità da parte di entrambi i partner, e successivamente passeremo ai metodi con un maggior livello di tossicità, perché non naturali al 100% ma pur sempre privi di ormoni sintetici.
Per ogni metodo contraccettivo troverai una bellissima e simpatica illustrazione realizzata da Sara Filippi, illustratrice con cui abbiamo deciso di inaugurare una rubrica proprio sui metodi contraccettivi alternativi alla pillola.
Sara è riuscita a fondere le sue competenze scientifiche alla sua arte da illustratrice: una personalità che ci ha subito attratte e che ci ha spinte a partorire questa idea insieme.
Ottimo, con le premesse abbiamo finito!
Pronta? Cominciamo!
“Contraccezione” Alternativa alla Pillola: i Metodi FAM

L’acronimo FAM deriva dall’inglese e sta per Fertility Awareness Method, o “metodo di consapevolezza della fertilità”.
Questo metodo è il primo della lista non a caso: è infatti il nostro preferito (siamo vere e proprie FAN dei metodi FAM :D), e questo perché è perfetto non solo a scopo contraccettivo, ma anche per conoscere davvero il tuo corpo.
In realtà, a pensarci bene, non è nemmeno del tutto corretto parlare di metodo “contraccettivo”. Questo perché si tratta di un metodo che NON interferisce in alcun modo con la tua fertilità, o con quella del tuo partner, né mettendo una barriera tra i gameti. Rispetta la fisiologia femminile e ti consente di scegliere, ciclo dopo ciclo, quello che è il tuo obiettivo. Senza controindicazioni né effetti collaterali!
Infatti imparando uno di questi metodi potrai comprendere in quali giorni sei potenzialmente fertile, e poi a voi la scelta se astenervi da rapporti (l’astinenza è l’unico metodo 100% efficace :D) o usare un metodo contraccettivo di barriera in questi giorni.
In realtà ci sono diversi metodi di regolazione naturale della fertilità, più o meno efficaci in base ai segni e sintomi osservati.
Sono tutti SCIENTIFICI, basati sull’osservazione di segnali fisici concreti dell’ovulazione. In particolare il metodo sintotermico, quello che incrocia muco cervicale e temperatura basale consente di effettuare un doppio controllo e di avere un’efficacia nell’evitare una gravidanza assolutamente paragonabile a quella della pillola (e soprattutto ZERO effetti collaterali!).
Il requisito fondamentale? Apprendere il metodo correttamente con un’insegnante di Biofertilità certificata e attendere la dichiarazione di “autonomia” da parte dell’insegnante. Serena è insegnante certificata del Metodo Sintotermico C.A.Me.N., e puoi iscriverti ad un percorso completo di apprendimento insieme a lei. Le iscrizioni aprono periodicamente, e puoi verificare in questa pagina se lo sono nel momento in cui stai leggendo questo articolo. Se sono chiuse, ti consiglio di iscriverti alla lista d’attesa per essere avvisata non appena riapriranno! Se invece sono aperte e il tema ti interessa…approfittane e sali subito a bordo! I posti sono sempre limitati!
Quali sono questi segnali di ovulazione (più correttamente chiamati biomarcatori di fertilità)?
- Temperatura basale
- Muco cervicale
- Posizione cervice uterina
Questi biomarcatori cambiano a seconda della fase del ciclo in cui ti trovi. Conoscerli ti permette di avere consapevolezza di come funziona il tuo corpo e comprendere il momento in cui stai ovulando, sia per pianificare un’eventuale gravidanza (o evitarla!), o solo per monitorare il tuo stato di salute.
Quindi, sulla base di questi fattori, come faccio a capire quando sto ovulando?
Vediamo subito come variano questi segnali durante il ciclo mestruale:
Metodo FAM: Temperatura Basale

La temperatura basale è uno dei segni fisici su cui si basa questo metodo, e perché ci permette di capire quando stiamo effettivamente ovulando.
La temperatura basale non è altro che la tua temperatura corporea al mattino, misurata prima di alzarti dal letto o fare qualsiasi altra cosa, prima ancora di dare il bacio del buongiorno al tuo compagno o gatto che sia, per intenderci 🙂
Come misurarla? Usa sempre lo stesso termometro (al gallio, ad alcol, oppure digitale con almeno 2 cifre decimali come questo), e scegli sempre la stessa modalità di misurazione in quel ciclo: orale, vaginale o rettale.
Quella ascellare è sconsigliata perché i valori non sono precisi!
Quanto tempo? 3 minuti se digitale (indipendentemente dal segnale acustico del termometro), o quanto indicato nelle istruzioni se usi altri tipi di termometro.
Se scegli la modalità orale, fai attenzione a posizionare bene il bulbo del termometro vicino al frenulo con la bocca ben chiusa e respirando normalmente.
Misurandola tutti i giorni alla stessa ora (scarto massimo di mezz’ora in più o in meno) puoi notare che la tua temperatura avrà un andamento bifasico: più bassa prima dell’ovulazione, più alta dopo l’ovulazione.
Questo perché quando ovuli, il tuo follicolo si trasforma in corpo luteo, e inizi a produrre progesterone che, agendo sulla tiroide e sull’ipotalamo, ha un effetto riscaldante sul corpo e innalza la tua temperatura di circa 0.2-0.5 °C, rispetto ai valori precedenti.
Sono sufficienti 3 giorni consecutivi di variazione di temperatura per confermarti che hai effettivamente ovulato e che quindi non puoi rimanere incinta da quel momento fino alla fine di quel ciclo.
Attenzione!
La temperatura basale può essere influenzata da tantissimi fattori, come:
- stress
- malattia
- viaggi, jet lag, cambi d’orario
- mancanza di riposo
- turni di lavoro diversi (turni di notte)
- consumo di alcol la sera precedente
- allergie stagionali e alimentari
- iniezioni
- misurare la temperatura dopo aver bevuto acqua o tè o essersi alzate dal letto
- cambi di modalità di misurazione (se cambi termometro o passi dalla misurazione orale a misurare sotto l’ascella).
E soprattutto NON utilizzare questo segnale da solo per avere rapporti non protetti se non sei seguita da un’insegnante. Questa è solo una semplice introduzione. Mi raccomando!
E tu hai mai provato a misurare la tua temperatura basale? Raccontamelo nei commenti!
Metodo FAM: Muco Cervicale

Sei per caso una di quelle che si preoccupa di un’ipotetica infezione ogni volta che vede una secrezione sulle mutande? Allora questo punto è specialmente per te!
Abituati ad osservarti ogni giorno, capirai che quello che vedi è NORMALE e non è altro che il tuo muco cervicale (escludendo infezioni)!
Cosa ti dice il tuo muco?
Tante cose!
Il muco cervicale infatti cambia a seconda della fase del ciclo in cui ti trovi e tu devi saperlo interpretare. Vediamo brevemente come.
Tutto quello che devi fare è concentrarti sulla sensazione, prima ancora di osservare. Ti senti asciutta, umida o bagnata?
POI prova a passare la carta igienica sui genitali prima e dopo essere andata in bagno, e osservare.
C’è qualcosa?
Se sì, che aspetto ha?
È una sostanza opaca o trasparente? Filante o appiccicosa?
Infatti, subito dopo le mestruazioni potresti non avere affatto muco, e quindi sentirti asciutta e non vedere nulla.
Man mano che ti avvicini all’ovulazione, dovresti iniziare ad avvertire una sensazione di umido, e poi iniziare a vedere qualcosa sulla carta igienica. In particolare il muco tende a passare da opaco e appiccicoso a sempre più elastico, trasparente e scivoloso (simile all’albume d’uovo!). Ecco: questa è proprio la caratteristica del muco fertile.
Pensa che osservandolo al microscopio, si possono notare dei veri e propri canali che aiutano gli spermatozoi a nuotare su verso la cervice! Non è affascinante?
N.B. Lo ripeto ancora una volta, ma dev’essere assolutamente chiaro: non considerarla una guida completa da mettere in pratica fin da subito, bensì una panoramica per introdurti ad un mondo diverso a quello che ci viene presentato come unico possibile.
Se volessi approfondire sui cambiamenti fisici che osserviamo durante le 4 fasi del ciclo, SOS Ciclo è ciò che fa per te. Trovi un intero modulo dedicato alle 4 fasi del ciclo mestruale. Un altro modulo dedicato agli squilibri ormonali più comuni (e soluzioni pratiche applicabili sin da subito) + bonus esclusivi. Scopri di più qui!
Andiamo avanti.
Metodo FAM: posizione della Cervice Uterina

Eh sì, hai letto bene!
La tua cervice si sposta a seconda della fase del ciclo in cui ti trovi e questo è un altro segnale fisico su cui si può basare il metodo FAM.
Come si osserva? In questo caso più che osservare, dovrai sentire. Inserisci il dito indice in vagina, la sera prima di andare a letto, sempre nella stessa posizione (seduta sul bidet o in piedi con un piede appoggiato su uno sgabello)
Normalmente la tua cervice è bassa e ha una consistenza sorprendentemente dura, come la punta del naso.
Nei giorni appena precedenti all’ovulazione, la tua cervice si sposta più in alto, si apre e diventa di consistenza più morbida, come il lobo dell’orecchio.
E perché fa tutto questo?! Per aiutare il tuo uovo a ricevere lo spermatozoo migliore, quello che riesce a nuotare più lontano per raggiungere l’uovo.
Quanto è affascinante comprendere l’intelligenza del nostro corpo?
E tu hai mai provato a sentire la posizione della cervice? Raccontacelo nei commenti.
Fantastico, abbiamo finito con la panoramica sui metodi FAM.
Ovviamente puoi iniziare ad osservare questi segnali semplicemente per conoscerti meglio, ma se vuoi utilizzare questo metodo per evitare una gravidanza, mi raccomando, rivolgiti ad un’insegnante certificata in uno di questi metodi.
Serena in particolare è insegnante certificata del Metodo Sintotermico C.A.Me.N., e puoi iscriverti ad un percorso completo di apprendimento insieme a lei.
Andiamo avanti.
Contraccezione Alternativa: Preservativo Maschile

Chi di noi non lo conosce o non lo ha mai usato almeno una volta in vita sua? Probabilmente nessuno!
Il preservativo maschile è l’evergreen, il metodo contraccettivo più usato al mondo.
Non provoca effetti collaterali a nessuno dei due partner ed è semplice da usare.
Basta infilare il preservativo sul pene, questo raccoglie lo sperma dopo l’eiaculazione, evitando che entri nel tuo corpo. Et voilà, il gioco è fatto.
Il preservativo è un ottimo metodo di barriera, il che significa che:
- protegge anche dal rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili
- può essere usato senza spermicida (che è tossico!)
“Quindi dovrei evitare i pacchi di preservativi + spermicida?”
Assolutamente sì! Ecco perché:
- NON sono più efficaci nella contraccezione rispetto ai preservativi da soli (e oltretutto lo spermicida NON protegge da malattie sessualmente trasmissibili)
- Lo spermicida può renderti più suscettibile a contrarre infezioni del tratto urinario, perchè cambia letteralmente l’ambiente equilibrato della tua vagina (ci sono studi che lo dimostrano) → Se ne soffri, mi raccomando seleziona con attenzione!
N.B. I classici preservativi al lattice NON sono compatibili con la maggior parte dei lubrificanti a base oleosa (questi ne aumentano il rischio di rottura) → in questo caso quindi, se vuoi utilizzare un lubrificante, scegli sempre quelli a base acquosa, oppure se è a base oleosa leggi sulla confezione che sia compatibile con i profilattici.
In tutti i casi, scegli sempre lubrificanti naturali!
“E se sono allergica al lattice?”
Ci sono ormai tantissime alternative disponibili sul mercato, quindi ti basterà optare per profilattici anallergici senza lattice.
Vediamo ora il prossimo metodo contraccettivo alternativo agli ormoni sintetici…
Se il preservativo è il re contro le malattie sessualmente trasmissibili…allora avrà bisogno della sua regina, non credi? 😀
Contraccezione Alternativa alla Pillola: Preservativo Femminile

Sì, hai letto bene! Esiste anche il preservativo femminile, in alternativa a quello maschile.
Come funziona questo preservativo femminile?
Ha una conformazione simile a quello maschile. Si tratta sempre di una guaina impermeabile che può essere di vario materiale (lattice classico o alternative), con un anello ad ognuna delle due estremità.
L’anello interno (ermeticamente chiuso) viene inserito in vagina in profondità, dove rimarrà fermo durante tutto il corso del rapporto.
L’anello esterno (aperto) protende dalla vagina rimanendo al di fuori della vulva e permettendo l’ingresso del pene.
I vantaggi rispetto a quello maschile?
Sei tu ad averne il controllo: puoi inserirlo quando vuoi, anche ore prima del rapporto.
Visto che l’anello esterno ricopre tutta la vulva, offre maggiore protezione contro malattie sessualmente trasmissibili.
Fantastico, vero? Moltissime di voi dai sondaggi non ne conoscevano l’esistenza, e noi siamo super felici di averti fatto conoscere anche questo metodo, facilissimo da provare.
Andiamo avanti!
Contraccezione alternativa alla Pillola: Diaframma e Cappuccio Cervicale

Cosa sono il diaframma e il cappuccio cervicale?!
Sono entrambi metodi contraccettivi di barriera, simili ma non uguali. Vediamo brevemente le differenze.
Il diaframma è una piccola semisfera/cupola flessibile (in lattice o silicone) che va inserita in vagina fino al collo dell’utero, in modo da prevenire l’ingresso dello sperma nell’utero.
Il cappuccio cervicale è simile al diaframma, ma di dimensioni più piccole, a forma di campanella, e si adatta anch’esso alla cervice uterina, con un meccanismo di suzione.
Vengono normalmente entrambi utilizzati in combinazione con uno spermicida (per aumentarne l’efficacia), che, però, come già detto sopra, non è affatto ideale per l’ambiente equilibrato della tua vagina → lo cambia letteralmente, rendendoti più suscettibile a contrarre infezioni del tratto urinario.
Quindi quale può essere una valida alternativa?
Esistono ormai gel contraccettivi non tossici, usati sempre in combinazione con altri metodi contraccettivi, come ad esempio il diaframma Caya, disponibile in combinazione con il gel Caya non tossico.
E tu li conoscevi? O non avevi idea di cosa fossero? Siamo curiose di conoscere le vostre esperienza al riguardo, visto che si tratta metodi poco usati o conosciuti.
Contraccezione Alternativa: Coito Interrotto

Chi di noi non lo ha provato almeno una volta in vita sua?
Sapevi che il metodo del coito interrotto ha più di 2500 anni ed è ancora largamente usato al giorno d’oggi?
Come funziona? Il tuo partner percepisce quando sta per arrivare il momento della sua eiaculazione, estrae il pene ed eiacula al di fuori della vagina.
Semplice sì, ma allo stesso tempo difficile se l’uomo non ha esperienza al riguardo.
Il successo del metodo dipende dall’abilità e l’impegno del tuo partner ed in generale dalla vostra esperienza al riguardo, quindi non è proprio il metodo ideale per coppie giovani, da poco insieme e con familiarità zero con il metodo.
Da non dimenticare poi, che NON protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili, quindi occhio!
N.B.: Non affidarti a questo metodo se decidete di avere due rapporti di fila. Questo perché parte dello sperma rimane nel pene dopo l’eiaculazione e può infiltrarsi di nascosto in vagina durante il secondo rapporto senza dire niente a nessuno.
Se volete fare il bis (anche tris, quater … ben venga 🙂 ) allora chiedi al tuo partner di urinare per far fuoriuscire lo sperma e di lavarsi, oppure opta per uno dei metodi di barriera.
In generale, se vuoi la nostra opinione personale, sconsigliamo questo metodo come unico contraccettivo, soprattutto se non monitori la tua finestra fertile.
Contraccezione Alternativa alla Pillola: Spirale di Rame
La spirale contraccettiva al rame è un dispositivo intrauterino a forma di T fatto di plastica e rame.
L’inserimento nell’utero è una procedura breve, può essere scomoda, e va fatta necessariamente dal ginecologo.
Normalmente molte donne lo descrivono come un “pap test, ma più strano e più fastidioso”.
“E l’espulsione come funziona?”
Va fatta sempre dal ginecologo e puoi richiederla in qualsiasi momento (ricordati sempre che il corpo è tuo, e le scelte che lo riguardano sono solo tue!).
Il lato positivo della spirale al rame è che non influenza i tuoi ormoni, e non sopprime l’ovulazione.
E quindi come funziona? Previene la gravidanza in due modi:
- gli ioni rilasciati dal rame compromettono la motilità degli spermatozoi, che non sono più in grado di fecondare l’uovo
- la semplice presenza di un corpo estraneo nell’utero cambia il rivestimento uterino in modo tale da impedire ad un ipotetico uovo fecondato di impiantarsi e svilupparsi
Avrai capito, quindi, che l’inserzione della spirale al rame è semplice, e la comodità sta nel fatto che può rimanere all’interno dell’utero per diversi anni (circa 5) prima di essere cambiata/interrotta.
Una volta interrotta, dovresti tornare fertile a tutti gli effetti nel giro di un ciclo mestruale.
“Quindi non ha effetti collaterali?”
Non proprio!
Andiamo ora a fare una breve panoramica degli effetti collaterali a cui potresti andare incontro utilizzando la spirale al rame:
- DOLORE: potresti provare dolore durante l’inserzione, che può protrarsi per alcuni giorni. Anche le tue mestruazioni potrebbero diventare più dolorose, anche durante tutto il primo anno del suo utilizzo, poi dovrebbero tornare normali → questo è il motivo principale per cui molte donne decidono di toglierla.
- FLUSSO ABBONDANTE: il volume del flusso mestruale normalmente aumenta del 20-50% rispetto a prima, ma dovrebbe diminuire entro il primo anno dall’inserzione. Molto comune è anche lo spotting fino a 10 giorni prima delle mestruazioni.
- ESPULSIONE: sì hai letto bene, la spirale potrebbe fuoriuscire, e se non te ne accorgi, potresti rimanere incinta. Segnali di una possibile espulsione sono dolore, spotting, scomparsa o allungamento dei filamenti della spirale (il rischio è maggiore nei primi 3 mesi).
N.B. Anche il rischio che la spirale, staccandosi, perfori l’utero è reale → in questo caso deve essere rimossa chirurgicamente.
- INFEZIONI BATTERICHE: il rischio di contrarle è doppio, perché la spirale compromette il delicato equilibrio del microbiota vaginale
- TOSSICITÀ data dal RAME: non ci sono studi scientifici che lo dimostrano (ancora!) in maniera diretta ma ci sono studi indiretti sulla correlazione tra eccessivo rame in circolo e determinati sintomi.
Focus: Tossicità da Rame
Prima di andare avanti vorrei approfondire il discorso sulla possibile tossicità data dal rame, tra i vari possibili effetti collaterali della spirale.
Non ci sono ancora studi scientifici specifici sulla spirale che dimostrino la reale tossicità data dal rame, ma purtroppo come tanti altri temi che riguardano la salute della donna, le ricerche sono ancora poche.
Ma il fatto che non ci siano molti studi diretti sul fatto, non esclude che non ci siano problematiche o rischi reali. Lo dimostrano le testimonianze dei sintomi di cui hanno sofferto sulla propria pelle tantissime donne con l’uso della spirale al rame.
E poi, non ci saranno evidenze scientifiche dirette sulla spirale nello specifico, ma ci sono tantissime evidenze scientifiche sulla correlazione tra l’eccesso di rame nel corpo e problemi legati al ciclo mestruale e alla fertilità.
Si è visto che i livelli di rame sono significativamente più alti nelle donne con problemi di infertilità, e che c’è una correlazione tra entrambi i tipi di spirale, quindi sia quella al rame sia quella ormonale, con infertilità.
Dall’altra parte, però, anche livelli troppo bassi di rame sono correlati a problemi di aborti → come sempre la chiave sta nell’equilibrio!
Il rame ha una grande affinità per gli estrogeni – quindi quando l’uno aumenta, aumenta anche l’altro (per questo le donne tendono ad avere maggiori concentrazioni di rame nel corpo rispetto agli uomini).
Ed ecco perché anche gli estrogeni sintetici contenuti nella pillola aumentano i livelli di rame. Per lo stesso motivo, basse concentrazioni di rame sono associate a bassi livelli di estrogeni.
Altra cosa molto importante è che il rame è un antagonista dello zinco, cioè competono tra di loro come nemici per essere assorbiti dal nostro corpo.
E visto che lo zinco è un elemento fondamentale per supportare l’ovulazione e la corretta produzione di progesterone, quando il rame inizia ad essere troppo rispetto allo zinco, ecco che possiamo andare incontro a problemi di ovulazione, che comporterà una carenza di progesterone e una serie di problemi mestruali e di fertilità.
In più, un eccesso di rame nel corpo può compromettere anche una corretta funzionalità della tiroide, il che contribuisce ulteriormente a creare problemi mestruali e di fertilità.
Ecco che l’aumento di estrogeni, la diminuzione di progesterone e problemi tiroidei potrebbero essere la ragione nascosta che spiega i flussi più abbondanti e più dolorosi durante l’uso della spirale al rame → anche se non ci sono correlazioni dimostrate scientificamente…ancora!
E per non farci mancare nulla, come sempre c’è di mezzo anche lo zampino dello stress.
Infatti sono le ghiandole surrenali, quelle responsabili della produzione di ormoni dello stress come il cortisolo, a controllare costantemente la quantità di rame circolante nel corpo.
Cosa c’entrano ora le ghiandole surrenali?! Sono loro a comunicare al fegato di produrre ceruloplasmina, cioè la proteina di trasporto del rame.
Quando siamo super stressate, praticamente le ghiandole surrenali vanno in tilt e non riescono più a comunicare al fegato di produrre ceruloplasmina.
In poche parole il rame non ha effetto se legato alla ceruloplasmina, se questa viene meno, ci sarà più rame libero in circolazione = eccesso di rame → come sempre la chiave sta sempre nel ridurre i nostri livelli di stress il più possibile.
“Ma quindi ci sono dei sintomi che potrebbero farmi capire di avere questa sorta di tossicità data dal rame?”
Sì: ansia e attacchi di panico, paranoie, depressione, aggressività e rabbia, acne, eczema, psoriasi, perdita di capelli, anemia, effetto “nebbia nel cervello”, stanchezza cronica, bassa libido, estrogeno-dominanza, PMS.
Sono tutti sintomi che sembrano apparire più frequentemente in casi di carenza di zinco nel corpo, che a sua volta può dipendere da un eccesso di rame. Come già detto, infatti, questi due minerali si controbilanciano a vicenda, quando l’uno cresce in eccesso l’altro risulta carente e viceversa.
Quindi la mia domanda è questa: stai utilizzando la spirale al rame e stai soffrendo di uno o più di questi sintomi? Allora potrebbe dipendere da un effettivo eccesso di rame, percepito tossico dal corpo.
E se stai soffrendo di questi sintomi in concomitanza con l’uso della spirale ti faccio un’altra domanda provocatoria: vale davvero la pena soffrire così per proteggerti dal rischio di una gravidanza, che è effettivo e reale solo in quei 6 giorni al mese (finestra fertile)?
In fin dei conti si tratta sempre di un corpo estraneo che per il corpo non è naturale avere al suo interno, e che quindi potrebbe non accettare perché percepito come una minaccia da espellere (si spiegherebbero tutti i vari sintomi correlati).
Come sempre, ricordati che ognuna di noi è diversa! C’è chi adora la spirale e chi ha avuto un’esperienza traumatica utilizzandola, e sta solo a te percepirlo, ascoltando il tuo corpo.
Passiamo ora all’ultimo dei metodi contraccettivi alternativi alla pillola.
Contraccezione Alternativa alla Pillola: Spirale Medicata
La spirale medicata (es. Mirena) rilascia ogni giorno una quantità uguale di progestinico sintetico (Levonorgestrel) nel tuo utero.
“E allora cosa cambia dai contraccettivi ormonali come la pillola?”
A differenza degli altri contraccettivi ormonali, la Spirale Medicata non sopprime l’ovulazione (teoricamente, ma continua a leggere per capire meglio questo punto).
Il Levonorgestrel infatti agisce come contraccettivo a livello locale in altri 3 modi:
- ispessisce il muco cervicale, rendendo difficile per gli spermatozoi raggiungere l’uovo
- inibisce la sopravvivenza dello sperma
- riduce lo spessore dell’endometrio a tal punto da rendere impossibile l’impianto di un ipotetico uovo fecondato → questo è in parte il motivo per cui chi la usa ha spesso un sanguinamento molto leggero o assente.
Abbiamo detto che l’intento della spirale non è quello di sopprimere l’ovulazione, ma succede davvero così? Non proprio.
Studi hanno scoperto che in realtà sopprime l’ovulazione nell’85% dei cicli mestruali durante il primo anno di utilizzo, e nel 15% dei cicli dopo il primo anno.
In ogni caso, visto che si tratta di un corpo estraneo che rilascia un ormone sintetico quindi sempre estraneo alla tua natura, i possibili effetti collaterali non mancano (così come nel caso della pillola di cui abbiamo ampiamente parlato sul nostro profilo Instagram nella sezione Guide).
Ovviamente ribadiamo sempre che siamo tutte diverse, e i nostri corpi rispondono in maniera diversa!
Quindi siamo curiose di sapere: qual è la tua esperienza con la spirale medicata?
Conclusione
Ottimo, siamo arrivate alla fine di questo articolo.
Ti è stato utile? Lascia un commento qua sotto con il tuo feedback, ci fa superpiacere leggervi e sapere cosa ne pensate del nostro lavoro!
Il messaggio importante che vogliamo far passare e che vogliamo ribadire per l’ennesima volta è che non stiamo qui a demonizzare né pillola né altri metodi contraccettivi.
Ognuna di noi ha una propria fisiologia unica e risponde ai vari contraccettivi in maniera diversa dalle altre donne.
Il nostro obiettivo è semplicemente quello di divulgare informazioni che ognuna di noi dovrebbe conoscere, in modo da scegliere il contraccettivo più adatto al proprio corpo in maniera totalmente consapevole.
E se hai dubbi o domande, non esitare ad esporle al tuo medico di fiducia, ricerca ed informati prima di prendere qualsiasi decisione che potrebbe danneggiare il tuo corpo.
Un forte abbraccio bellezza, e al prossimo articolo!
Vittoria
Vittoria Andreani
2 Commenti
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Ho letto attentamente l’articolo ed è stato molto interessante. Continuerò a seguirvi per scoprire tante altre cose che non so del mio corpo
Grazie davvero Renata per il tuo feedback 🙂
Un abbraccio, Serena e Vittoria